CARTOLINE: piccole storie a 360 gradi – Personale di Judith Lange

Per la prima volta lo spazio espositivo del Laboratorio Fotografico Corsetti ospita una mostra di arte figurativa. Un’eccezione dovuta alla straordinarietà dell’artista proposta, Judith Lange, pittrice e illustratrice inquieta e visionaria. Per questa esposizione, la Lange ha scelto come supporto un oggetto di uso comune, eppure inusuale come mezzo espressivo: la cartolina.
Le cartoline sono messaggi in forma ridotta, sia visivamente sia nella scrittura, micro-storie di sentimenti e di memorie. Se sono sincere, le cartoline possono esprimere gioia ed esuberanza, pensieri tristi o spiritosi, ma anche sogni, fantasie, angosce, problemi privati o generali, l’effimero o la tragedia. Le cartoline della Lange sono nate da un bisogno intimo di fissare “la giornata” come un diario dei sentimenti buoni o cattivi che agitano la mente creativa. Con il tempo i disegni e le parole si sono espansi, allargati oltre la sfera personale o verso un destinatario conosciuto, quasi a voler lanciare un messaggio globale a qualcuno che è lontano, una figura invisibile da colpire con immagini e pensieri. Così sono nate storie talvolta dal significato oscuro, ma anche messaggi semplici e diretti che riguardano il quotidiano di ognuno.
Il piccolo formato – così poco di moda – costringe l’artista a raccogliere i pensieri e chiede la stessa concentrazione allo spettatore, bombardato da centinaia di minuscole creature che affollano le cartoline. Le 360 immagini presentate da Rolando ed Eugenio Corsetti sono suddivise in brevi cicli di cinque cartoline, molte delle quali appartengono a collezioni private.

Tecnica mista. Inchiostro di china, tempera e matite colorate.

Judith Lange vive e lavora in una torre medievale alle porte di Roma. Dopo gli studi di disegno all’Académie Julian di Parigi, si dedica all’incisione e al disegno a china, per poi sperimentare il colore e la tecnica mista. Molti suoi cicli di pittura sono ispirati a temi letterari e mitologici. Le sue opere sono state esposte in numerose gallerie in Italia e all’estero e fanno parte di collezioni private.
Del suo lungo percorso artistico ricordiamo “La rosa di Shaaron”, presentata da Giulio Carlo Argan alla Art Gallery di Paesi Nuovi a Roma e il “Mito di Edipo” al Festival di Spoleto al chiostro di S. Nicolò, o anche “Memoria della Mutazione” alla galleria “La Margherita” di Roma. La Lange ha inoltre illustrato vari libri e riviste letterarie e pubblicato numerose cartelle di incisioni per le edizioni d’arte di Edi-Cigno, tra cui “Enigma” con una poesia a lei dedicata da Edoardo Sanguineti e una prefazione di Benno Besson, “La Camera degli Sposi” con la prefazione di Giulio Cattaneo, “Estro Armonico” con un’introduzione di Salvatore Accardo, “Il Mondo alla rovescia” e “Sepharad” ispirato alle antiche canzoni ebraiche sefardite. Contemporaneamente si è dedicata alla fotografia nel campo dell’archeologia e dell’architettura, pubblicando numerose monografie, libri e multimedia (National Geographic, L’Espresso, Archeo, Scala Group, Enciclopedia Treccani) sulle civiltà antiche del Mediterraneo e del Vicino e Medio Oriente.
Dal 2005 si dedica esclusivamente alla pittura: nel 2006-2007 ha esposto alla Libreria Fahrenheit di Roma il ciclo “Creature” da cui è nato un libro con testi di Francesco Moschini e Paolo Colarossi. Ha partecipato con due libri unici – “Il grande sonno” e “Margot, sorella mia” alla Biennale del Libro d’Artista di Cassino. Dal 2008 lavora in Spagna con il Centro de Arte Moderno di Madrid, dove ha esposto “Criaturas” con pitture di grande formato e ha pubblicato il libro a tiratura limitata “El cuento del Minotauro”. Nel 2009, sempre con la casa editrice del Centro de Arte Moderno, ha illustrato tre racconti inediti dei “Cronopios y Famas” di Julio Cortazàr in un libro a edizione limitata. Ne è nata anche una cartella di disegni con un’introduzione di Rosalba Campra. Nel maggio del 2009 ha esposto le sue opere ispirate alle storie di Julio Cortazàr all’Istituto Cervantes di Roma.