Gran Sasso d’Italia – Giulio Speranza

55,00

Formato: 27×29 cm

Copertina: Hardcover in mezzatela e cartoncino grezzo
Numero di pagine: 96
Testi: Giulio Speranza e Claudio Faccenna
Stampato da: Longo spa AG, Bolzano
Pubblicato da: Edizioni il Corvo, Roma /2019
 
Edizione limitata a 400 esemplari
Tutte le copie sono firmate e numerate

Esaurito

Descrizione

Ho da poco ricevuto il volume realizzato da Giulio ” Gran Sasso d’Italia ” e, dopo averlo sfogliato, ve lo racconto.
Sin dal primo approccio, l’imballo, noto che si è di fronte a qualcosa di serio, ad un pubblicazione curata nei minimi particolari e in tutta la filiera produttiva, anche se sembra banale, ma l’imballo è un segnale da valutare con attenzione perché denota “l’amore” che si mette nel proprio lavoro affinché sia preservato e giunga integro a chi lo sfoglierà.
Apro il pacco, nelle misure corrette così da non dare il minimo lasco al libro per evitare danni, e la sorpresa dello stupore mi colpisce.
Un libro fotografico che non ha foto in copertina, strano e curioso, così come molto insolito e intrigante è il cartonato della stessa copertina, cartone grezzo, si, cartone grezzo con i titoli in impressione e una bellissima tela per dorso, insolito dicevo, ma modernissimo e coerente con l’essenzialità che deve caratterizzare chi vive la montagna e ne sa apprezzare la ruvidità e con quanto sta proponendoci, la fa percepire.
La tela del dorso, una canapa verde, gravida di sensazioni al tocco, vibrante come un prato spazzato dal vento.
Un piccolo appunto ai titoli sul dorso, meritavano una impressione migliore, più efficace, come quelle sul piatto e soprattutto un colore più leggibile, ma sono dettagli che i più non noteranno. Un altro piccolo appunto, la mancanza di una sovraccoperta protettiva per un volume di pregio, è penalizzante, ancor più perché il cartone grezzo tenderà a rovinarsi nell’uso, perché questo è un volume che difficilmente rimarrà ad impolverarsi sugli scaffali perché merita di essere guardato e guardato ed ancora guardato per il suo contenuto; pensare ad una sovraccoperta di plastica trasparente con i testi in serigrafia per il prossimo ?
Ma adesso andiamo a sfogliare l’opera. Il formato è a mio avviso perfetto, uno di quelli che amo particolarmente, perché permette una coerente possibilità di ” vedere” sufficientemente grandi le fotografie permettendo nel contempo una manabilità che non disturba nella consultazione e nella lettura dei testi; l’impaginazione è di elevata pulizia grafia, eleganza a dismisura ed ariosità come ci si aspetta da un volume moderno e qualitativamente superiore alla media. Che belli i risguardi di cartoncino nero, un efficace abbinamento tra copertina grigio cartone e carta dell’interno con un punto di bianco che ben si associa al b/n delle immagini, oltre ad una patinatura satinata di altissimo pregio. Ma adesso passiamo al corpus del volume, le fotografia; la stampa è di pregio, ben eseguita, senza sbavature cromatiche con una ottima costanza tra bianca e volta. Mi sembra che il retino sia stocastico vista la bellezza nel mantenere le sfumature dei grigi, di valore per le stampe di qualità, e se così non fosse, complimenti allo stampatore anche per la qualità che non ha cadute o diversità tra bianca e volta del foglio di macchina. Riuscire a raccontare una ed una sola montagna in un interrotto racconto di immagini, non è da tutti; bisogna amarla, possederla, farla divenire parte della propria vita, solo così nelle decine di volte che Giulio l’ha percorsa, si è concessa al suo sguardo, ha lasciato che la sua intima bellezza venisse ripresa e portata a tutti divenendo le fotografie che vediamo.
Si percepisce che c’è un profondo rispetto nel suo girovagare per le valli, una continua meraviglia nello sguardo, un timido avvicinarsi all’essenza lentamente e senza fretta, che si traduce in una coerenza estetica compositiva di altissimo pregio. Montagne che diventano vive, assumono in sé la terza dimensione, la parola di un racconto di sé stesse e la musica della loro armonica testimonianza della bellezza naturale.
Non sempre le fotografie sono “ emozionali”, a molti potranno sembrare fredde documentazione perché la serietà con cui sono state prese, non ha visto sbandamenti o cadute in sbavature, ma è proprio questa solidità e coerente rappresentazione che tranquillizzando l’animo, fa si che si possa vagare nel singolo momento visivo senza mai perdere il filo anche quando con la fantasia, ci accorgiamo di essere stati trasportati da Giulio proprio la, dove voleva noi fossimo a guardare.
Questo è il primo di una certamente lunga carriera fotografica perché c’è solidità e non apparenza nel suo operare.
Attenderò con piacere la visione del risultato della prossima “sfida” con la natura a cui ti sottoporrai.

Novara – 20 maggio 2020 Roberto Besana

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg
Dimensioni 29 × 27 × 5 cm